La vera storia del pirata Long John Silver

“Tutti i ragazzi devono saper raccontare una storia, se vogliono cavarsela nella vita. Altrimenti ci si lascia prendere per il naso, il più delle volte.”

Long John Silver, l’incarnazione della furbizia e della paura, un uomo con una parlantina fuori dal comune che sa come farsi rispettare, anche dal più temibile dei pirati.
Chi ha letto “L’isola del tesoro” di Stevenson non può non aver amato questo personaggio equivoco con i suoi discutibili, ma incrollabili, principi. Primo su tutti vivere ad ogni costo.
Che fine avesse fatto quel grandioso personaggio alla fine del libro di Stevenson, prima d’ora, non ci era mai stato stato svelato con chiarezza, solo qualche ipotesi mai verificata, ma si sa: nel mondo dei pirati le menzogne sono più veloci della verità.
Con questo romanzo Larsson riesce a rievocare lo spirito di Silver, lasciando intatto quel fantastico alone di mistero e ammirazione creato magistralmente dall’autore originario.   

“Quello che voglio è essere padrone del mio destino, non di quello degli altri”

Probabilmente non esiste frase al mondo migliore di questa, per descrivere la vita di Long John Silver. 
In questo romanzo navigheremo con lui, rivivendo le avventure che lo hanno formato facendolo diventare la leggenda in grado di tenere a bada persino il famigerato e spietato capitano Flint. 
Scopriremo quante volte ha riso in faccia alla morte, l’origine del suo soprannome barbecue, non strettamente relativo alla cucina, la realtà sulla sua donna nera e la verità sull’incidente che l’ha portato ad essere il famigerato uomo di mare con una gamba sola. Caratteristica inconfondibile.

Una vita libera, senza una rotta precisa, vivendo alla giornata seppur con un pensiero al futuro, caratteristica che lo rende sicuramente più lungimirante della stragrande maggioranza dei suoi simili. Perché di certo non si può dire che non sappia far tornare i suoi conti, dal primo giorno che ha deciso di prendere il mare fino al suo ultimo. Una sorta di diario di bordo di un vecchio, ormai ritiratosi per ricordare e scrivere le memorie di una una vita libera, che è valsa la pena vivere, ma che ha anche avuto un prezzo.

La vera storia del pirata Long John Silver è una perfetta commistione tra fatti realmente accaduti e documentati, dettagli presi in prestito da opere già pubblicate e la sincera fantasia dell’autore che lega perfettamente con l’opera originaria di Stevenson a cui, come ovvio, vengono fatti diversi riferimenti.

Perché sì, Long John Silver, è un personaggio inventato, ma creato talmente vividamente che si è portati a credere che la sua leggenda sia reale, così come le sue parole. E nessuno al mondo osa avere il coraggio di contraddire la parola di Long John Silver.

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