Ci scusiamo per il disagio, ma compiamo un anno
Voglio dedicare questo primo post al mio libro e quindi, molto
egoisticamente, a me stesso.
Non vuole essere il solito articolo promozionale, anche se può sembrarlo
(ricordatevi di comprare il mio libro alla cassa, ndr). Sarà però sicuramente,
auto-celebrativo.
Giusto un anno fa sul sito ilmiolibro.it e in seconda battuta sulla
piattaforma di Amazon compariva timidamente, seppur con una copertina non proprio
poco appariscente, la mia prima collezione di racconti intitolata: “Ci scusiamo
per il disagio”.
Il motivo per cui ho iniziato a scrivere era proprio arrivare a pubblicare
un libro, seppur in forma indipendente. Per un appassionato di lettura poter leggere
il proprio nome su una copertina ha un certo fascino romantico. Ogni tanto, con
indifferenza, ne metto una copia in libreria vicino ai miei autori preferiti.
Così, per sognare un po’. Poi subito dopo, la tolgo.
La soddisfazione comunque c’è stata e, nonostante stia parlando di una
raccolta di dieci racconti brevi, ha richiesto una buona dose di lavoro e
tempo, tanto intenso quanto piacevole (non è il titolo di un film porno, ndr).
Se consideriamo il primo racconto, “Stasera cucino io”, scritto nel 2015, qualche
anno è passato prima che mi decidessi a pubblicare.
Con piacere ammetto di essermi stupito dalle tante persone che l’hanno
comprato e letto, più di quelli che immaginavo, ma sono un pessimista di
natura. In pochissimo ho finito le prime copie ordinate, non tralasciando
l'auto-imposizione di comprarne in numero superiore alle mie aspettative, salvo poi dover incrementare le scorte, ad oggi esaurite. Al momento in
libreria ho più solo una copia che ho tenuto per me, la numero uno, che
custodisco gelosamente. Il libro è comunque sempre disponibile per l’acquisto
su Amazon, non vorrei mai privare nessuno della possibilità di leggermi.
Qualcuno dirà: “magari conosci un sacco di persone”. Molti conoscono però
anche la mia proverbiale asocialità, mascherata da timidezza, caratteristica
che, con la scrittura, faticosamente si scioglie un po’. Giuro di non aver
costretto nessuno a comprarlo, tutti gli altri, o quasi, sono stati acquisti
volontari. Non ho neanche fatto troppa pubblicità, forse ne avrei venduti anche
di più, ma non sono un gran commerciale da questo punto di vista.
Ho spostato la filosofia per cui se qualcuno dovesse avere davvero il piacere di leggermi,
allora il libro se lo compra o me lo chiede senza che debba per forza
catalizzare ogni discussione mettendo le persone a disagio, tornando al titolo,
per elemosinarne l’acquisto. Eppure vi assicuro che ne parlerei in
continuazione, ma so anche quanto può essere pedante l’argomento per chiunque
non abbia interesse. Non c’è cosa peggiore di un libro comprato e abbandonato
in qualche posto dimenticato da tutti, questo al di là del mero gusto personale
sulla qualità della lettura.
Fin dalla partenza non ho mai avuto grandi obiettivi da raggiungere se non
quello di raccontare, in maniera ironica, una parte di me o comunque una parte
delle avventure che ho vissuto, con i dovuti accorgimenti fantasiosi, o quelle
che mi frullano nella testa. Specialmente queste ultime. Il desiderio di
scrivere qualcosa di mio è nato proprio a furia di leggere libri su libri,
innamorandomi delle parole scritte da altri. Ho sempre subito il fascino di una
storia raccontata bene.
Di storie ce ne sono mille da raccontare, ogni giorno, e la stessa storia
può essere raccontata in mille modi diversi, quindi mi sono detto: “perché non
provare?”
Sono davvero grato a tutti quelli che mi hanno letto e hanno contribuito a questa operazione autofinanziata. Un grazie speciale a chi mi ha voluto regalare una recensione su Amazon o ilmiolibro.it, l’unica arma che ho per guadagnare un po’ di visibilità e farmi leggere da persone sempre nuove, e a chi, con mio piacere, mi ha voluto dare il suo parere sincero. Perché qualcuno dirà anche che sono permaloso, ma in questo momento sono anche disposto ad accettare qualche critica, pur di migliorare il mio lavoro. Non so quante occasioni di questo tipo sono disposto a concedere.
Sono davvero grato a tutti quelli che mi hanno letto e hanno contribuito a questa operazione autofinanziata. Un grazie speciale a chi mi ha voluto regalare una recensione su Amazon o ilmiolibro.it, l’unica arma che ho per guadagnare un po’ di visibilità e farmi leggere da persone sempre nuove, e a chi, con mio piacere, mi ha voluto dare il suo parere sincero. Perché qualcuno dirà anche che sono permaloso, ma in questo momento sono anche disposto ad accettare qualche critica, pur di migliorare il mio lavoro. Non so quante occasioni di questo tipo sono disposto a concedere.
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