Do not stand at my grave

Non sono un grande lettore di poesie e infatti questa l'ho ascoltata per la prima volta in una serie tv originale di Netflix molto bella e anche molto sottovalutata secondo me, perché non ne ho sentito parlare molto, ma in realtà è un gran bella storia. Un po' struggente, ma non per questo trascurabile.
In fondo riporto la mia trascrizione a mano, con scrittura rigorosamente da gallina e non da dottore, del testo originale in inglese.
La serie di cui parlo si intitola "After Life" con regista e protagonista Ricky Gervais. Chi lo conosce sa anche che è un personaggio da uno stile molto particolare, spesso irriverente, ma in questa serie mi ha molto stupito e colpito oltre che lasciato di stucco. Di come riesce parlare di una cosa bruttissima e definitiva come il cancro emozionando con dei momenti di massima sensibilità, riuscendo però a metterci anche un po' di ironia. Impresa decisamente complicata.

Quello che segue non è un vero e proprio SPOILER, perché anche leggendo la poesia non si capisce granché sulla trama e soprattutto sui diversi intrecci dei personaggi. È anche vero però che la lettura rappresenta uno dei momenti culminanti della terza stagione nonché dell'ultima puntata. Quindi se avete intenzione di guardare la serie e non rischiare di rovinarvi in qualche modo la visione magari rimandate semplicemente la lettura.
Di seguito la traduzione in italiano di questa bellissima poesia.
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Non restare a piangere sulla mia tomba.
Io non sono lì. Io non sto dormendo.
Sono nei mille venti che soffiano.
Sono nel luccichio abbagliante della neve.
Sono il sole sul grano maturo.
Sono la delicata pioggia autunnale.
Quando ti svegli nel silenzio del mattino,
sono la corsa rapida degli uccelli ovattati.
che si levano a cerchi in volo.
Sono la morbida luce notturna delle stelle.
Non restare a piangere sulla mia tomba.
Io non sono lì. Non sono morta.
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Molto d'impatto non è vero? In poche righe ci fa pensare a qualche cara persona che non è più con noi e ci a aiuta a riflettere sul fatto che il loro ricordo non va cercato nella fredda epigrafe che gli viene dedicata, bensì in tutto quello che ci circonda, anche nelle cose più semplici. Perché le persone a cui abbiamo voluto bene continueranno a viaggiare con noi mischiando il loro ricordo alle nostre nuove esperienze.







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