La storia infinita

“Le passioni umane sono una cosa molto misteriosa e per i bambini le cose non stanno diversamente che per i grandi. Coloro che ne vengono colpiti non le sanno spiegare, e coloro che non hanno mai provato nulla di simile non le possono comprendere”.
 

La storia infinita sarà sempre in grado di affascinarmi nonostante il suo stile retrò. O forse è proprio questo che mi incanta. La storia dell’umanità e della fine dei sogni e delle speranze che si possono spegnere se ci si lascia troppo trasportare dal cinismo che trabocca dalle nostre vite.

Il film, rivisto di recente, è ormai grottesco, ma ha regalato a diverse generazioni l’emozione di non imporre limiti alla fantasia. Chi, tra quelli che hanno vissuto la storia infinita, non desidererebbe farsi un giro almeno una volta su un drago della fortuna, ad esempio. 

 

“Puoi continuare ad avere desideri fintanto che ti ricordi del tuo mondo. Quelli che vedi qui invece hanno fatto fuori tutti i loro ricordi. E chi non ha più un passato non ha neppure un avvenire, non ti pare?”.

 

Bastiano è un bambino grassoccio e pallido, almeno nel libro, a cui spesso è rimproverato di stare troppo con la testa tra le nuvole, nonostante, o forse proprio per questo, si debba scontrare con la dura realtà di tutti i giorni amplificando il suo sentimento di inadeguatezza. L’adorata mamma mancata prematuramente e un padre evanescente, distrutto nell’animo e nel corpo, lo costringono a vivere distaccato dalla vita vera, solo con la sua passione per i libri e le storie che lui stesso adora inventare. Emarginato, deriso e bullizzato dai suoi simili. Proprio una fuga da altri ragazzini lo porterà a nascondersi in una misteriosa libreria dove non resisterà alla tentazione di rubare un libro molto particolare.

Deciso a non tornare a casa, si rifugerà nella soffitta della scuola per immergersi febbrilmente nella lettura dell'avventura di Atreiu, inviato dall’Infanta Imperatrice alla Grande Ricerca dell’unico essere umano che le potrà dare un nuovo nome e salvare Fantasia dalla minaccia che incombe, grazie ai suoi desideri.

Il regno sta scomparendo, divorato da una strana nebbia che chiamano "il nulla", che non distrugge, ma semplicemente nasconde, come se tutto quello che ci passa attraverso non fosse mai esistito. A mano a mano che nel mondo degli umani diminuisce la speranza e aumentano le menzogne e il cinismo, qualcosa a Fantasia scompare per sempre.

Sarà un viaggio che da semplice spettatore porterà Bastiano ad immedesimarsi tanto da diventare lui stesso il protagonista, ad avere un ruolo determinante, lui con i suoi desideri, per la salvezza del regno e la sua ricreazione, senza interrompere l’incredibile spirale della storia infinita.

 

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